Si definiscono radio 4.0 e sono quelle emittenti che stanno investendo massicciamente sui social. Ormai le radio tradizionali, infatti, non esistono più e chi trasmette solo via etere non è destinato a durare. Le radio più di successo sono quelle che postano fino a 40 articoli al giorno sui propri profili social, sono quelle che alle frequenze tradizionali abbinano strategie di crossmedialità

E i grandi colossi del social media marketing l’hanno capito, per questo lanciano novità appositamente studiate per loro o per chi fa radio ma vorrebbe fare altro. Il caso più eclatante è quello di Fiorello, lo showman italiano che in questi giorni ha lanciato il suo nuovo progetto che testa le potenzialità dei social per l’intrattenimento live. Utilizzando la diretta audio di Facebook, infatti, trasmette la striscia quotidiana del suo nuovo programma “Il socialista”. È vero i live audio esistono da un po’ ma è la prima volta che un personaggio famoso li usa per fare radio.

La radio quindi entra nel social, lo utilizza come piattaforma di trasmissione e, assieme alle dirette streaming, trova altri sbocchi per andare oltre il fatto di possedere lo strumento fisico con sé per poter ascoltare quello che si vuole. Dopo Watch, Facebook dimostra che non vuole fare nuovi contenuti ma diventare un nuovo contenitore di contenuti prima veicolati da diverse piattaforme. Un unico media per tanti media, prendendo il testimone dalla televisione che per anni ha tentato di diventarlo.