L’immagine è tutto, soprattutto sui social si sa. Eppure all’interno di questa battaglia tra contenuti e foto al momento non è ancora stato decretato un vincitore. Perché se è vero che i testi servono, la tendenza del futuro sembra quella di ridurre le parole al minimo. Torna allora l’idea dell’essenzialità. Contrapposta al marasma cosmico che offre un social network come Facebook prende sempre più piede la filosofia made in Pinterest, il social photo sharing al momento sulla cresta dell’onda. Tutto quello che serve sono delle foto, che l’utente ordina in pratiche “board” e diffonde nella socio-sfera. La metafora di riferimento è quella della bacheca, lo strumento che sulle nostre scrivanie raccoglie con comode puntine i post-it, pratici memorandum lavorativi e privati. Ammessi, quindi, al massimo pochi semplici appunti che facciano da corredo alle immagini, che qui sono le vere protagoniste perché raccontano stralci della nostra vita, momenti della nostra giornata, esperienze, ricordi, viaggi, emozioni, creazioni. Ogni utente può creare più bacheche in base ai propri interessi, personalizzarle con originali vesti grafiche e pinnarle, cioè appenderle come dei magneti al grosso frigorifero virtuale che è Pinterest, la mega-base di milioni di pin del mondo. Perché Pinterest non è innovativo solo sulla carta, anzi.

Negli ultimi mesi ha sconvolto il mondo dei social network, balzando all’onore delle cronache avedo registrato la crescita più rapida della storia dei social. Basti pensare che nella top ten dei social più utilizzati a novembre Pinterest era solo settimo. A gennaio è riuscito a raggiungere i 10 milioni di visitatori mensili, raggiungendo addirittura i 17,8 a febbraio. Nuova valvola di sfogo dei propri interessi, nuovo strumento per esprimere la propria creatività Pinterest aggiunge una chiave artistica al panorama dei social, un po’ in controtendenza con i social generalisti ma sulla stessa lunghezza d’onda di quello che è un orientamento che va già fortemente delineandosi relativo a un utilizzo e a una condivisione più di nicchia dei social, meno invasiva e più indirizzata a mettere sul piatto le proprie abilità, le proprie competenze, le proprie passioni piuttosto che pettegolezzi e fatti privati.


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