Un nuovo social network che non è propriamente un social network, ma che è stato concepito in Italia, sembra farsi largo nel mondo dei social media. Stiamo parlando di CircleMe, la piattaforma che aspira ad occupare la presunta terra di mezzo che esiste tra i social network più quotati e i siti votati alla coltivazione di questi interessi (stile Amazon per intenderci). La chiave di volta sta tutta nel promuovere lo scambio di interessi comuni ed assegnare una posizione a questi interessi per facilitare l’interazione tra persone che condividono le stesse passioni. A sei mesi dal lancio pare che CircleMe sia già diventata il metro per stabilire quali sono i gusti della gente. Perché dopo essersi iscritti su CircleMe, in maniera completamente gratuita, si stabiliscono quali sono i propri interessi ed in questa maniera il sistema ci mette in contatto con persone che ne hanno di simili. Ma non basta. Il sistema permette di aggiungere interessi in base ai luoghi in cui ci troviamo e viceversa di segnalarci situazioni che ci potrebbero interessare in posti vicini a quello in cui ci troviamo. Per questo CircleMe viene definita come una piattaforma di social geotagging. La metafora utilizzata dagli sviluppatori di questo nuovo social (capitanati da Erik Lumer, matematico e imprenditore fondatore di Babelgum e della start up Cascaad, che ha sede a Milano) è quella della coltivazione. I fruitori di CircleMe “piantano” in giro per la città le proprie passioni, identificandole con il celebre meccanismo del “Like”. L’esatto punto a cui abbiamo deciso di riservare la nostra preferenza viene identificato con un cerchio, all’interno del quale si può lasciare un commento e a cui anche una persona che vive in altro posto ma che condivide lo stesso interesse può connettersi, mandare suggerimenti, aggiungere “Like” entrando a far parte della propria cerchia di “like minded people”.

In sei mesi di vita pare che CircleMe abbia così stabilito che tra gli iscritti “Il Piccolo Principe” è più popolare de “Il Signore degli Anelli” (+3%), che Woody Allen supera Johnny Depp (+93%), che gli utenti preferiscono Bjork a Rihanna (+8%), che Nikon batte Canon (+75%) e che molti preferirebbero andare a Tokyo piuttosto che a Rio de Janeiro (+86%). Londra, New York, Milano, San Francisco e Parigi invece le top 5 cities per interessi “piantati”. Da questi risultati questa piattaforma sembra essere ancora di nicchia e forse falsata dalle città in cui è più diffusa e dal fatto che su dispositivi mobili sia disponibile solo l’applicazione per Apple. Una situazione tutta in divenire, quindi, da monitorare per capirne l’evoluzione nel tempo.


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