Il tam – tam sui social network è partito immediatamente, non appena la notizia ha fatto il giro del mondo. D’altronde, Bob Dylan che vince il Premio Nobel 2016 per la Letteratura non è certo il tipo di annuncio che possa lasciare indifferenti i tanti, irriducibili “leoni da tastiera” che nel giro di poche ore si sono letteralmente scatenati. Una vittoria per molti versi inaspettata quella ottenuta dal menestrello di Duluth, che ha suscitato più di qualche polemica. Facebook, Twitter e Instagram sono stati invasi con post, commenti e cinguettii, che ironizzano non poco sulla scelta dell’Accademia svedese: “Premio Nobel per la Letteratura a Bob Dylan, per la Pace a Maria De Filppi, per la Fisica al creatore del Samsung Galaxy Note 7”, “Il Nobel per la Letteratura a Bob Dylan è come l’Inter che vince lo scudetto”, “Grande il Nobel a Dylan Bob, a casa ho tutti i suoi fumetti”, “A sto punto era meglio Ambra”, “Ma perché non darlo a Checco Zalone?”. Non solo detrattori, però, per il cantautore e compositore statunitense, che incassa anche tanti tweet benevoli e positivi. “Il Nobel per la Letteratura a Bob Dylan: meraviglioso”, “Eppure, un mondo in cui danno il Nobel a Bob Dylan è un bel posto da vivere”, “E finalmente Bob Dylan, il più grande di tutti, riceve il Nobel per la Letteratura”. Sono solo alcuni dei commenti apparsi sulle bacheche degli “aficionados” dei social, dove tra like e pollici versi la sfida si annuncia bella tosta. E per chi ancora si chiedesse il reale motivo di questo prestigioso riconoscimento a Bob Dylan, ci viene in mente una sola risposta: “the answer my friend, is blowing in the wind, the answer is blowing in the wind”.


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