Un in bocca al lupo ai maturandi del 2017 è doveroso. Come ogni anno, l’appuntamento con gli esami di stato si ripete. Quest’anno sono 12.691 le commissioni strutturate per 25.256 classi coinvolte per un totale di 505.686 alunni pronti a sostenerli. Giornali, televisioni e radio hanno seguito l’evento come di consuetudine. Non sono rimasti in disparte i milioni di utenti dei Social Network, che al pari dei tradizionali media, hanno scandito le tappe ed espresso la loro. In questa edizione però, prima ancora che sul contenuto della prima busta, l’attenzione è caduta sullo strafalcione grammaticale pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione. “Traccie”, nella sezione Esami di Stato, era la parola scritta con una “i” di troppo: un refuso subito corretto e giustificato come “un errore di battitura generato dal fornitore tecnico”. Qualunque sia stata la causa, la foto dell’errore di ortografia sul sito del Ministero dell’Istruzione ha fatto il giro dei social scatenando grasse risate e smorzando per un attimo la tensione, che è risalita non appena il danno è stato rirpristinato. Poi è stata la volta di Caproni come scelta per la prima prova: un autore sconosciuto a molti, ma il cui nome si presta bene a divertenti giochi di parole; per cui non sono mancati tweet ironici, meme e vignette humor. Facebook e Twitter, ancora una volta, risultano i social più popolati rispetto a Instagram, YouTube e tutti gli altri.  C’è anche chi si è spinto oltre, immaginando di aggiornare scherzosamente la pagina Wikipedia di Caproni: Tra ansie e notti insonni, Scuola Zoo, una delle più grandi community online, è stata al fianco di tutti gli studenti organizzando una “notte prima degli esami” a Milano, Firenze e Napoli e fornendo un supporto telefonico ai maturandi. Si tratta di un numero dotato di What’s App a cui inviare un S.O.S in caso di vuoti di memoria. Insomma, anche la maturità non è più come quella di una volta. Possiamo dire addio a “notti di lacrime e preghiere”, ripassi collettivi e bigliettini nascosti ovunque. Gli esami di stato risentono dell’influenza dei social. Non a caso, l’86% degli studenti ha scelto le pagine virtuali per prepararsi prima dell’esame e condividere  appunti e sensazioni; nella gara tra i social al primo posto stravince What’s App seguito da Messenger con il 68% e Snapchat usato solo dal 3%. Lo afferma ScuolaZoo che ha somministrato un questionario a 120 mila maturandi. L’ansia, invece, sembra essere il filo conduttore tra vecchie e nuove generazioni: un sentimento collettivo che le community sono pronte a combattere fornendo un supporto sia morale che pratico. Ancora dubbi sugli “Amici” del Web?


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