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Ecco cosa è Twitter, l’uccellino del web, che oggi primo giorno di primavera, festeggia il suo decimo compleanno, in grande stile con l’hashtag #LoveTwitter. Una grande festa, per celebrare i cinguettii del canterino Larry Bird, che ha introdotto un nuova stagione per la comunicazione sul web. Solo 140 caratteri per esprimere, condividere “Cosa c’è di nuovo?”. Una domanda, semplice che però ha trasformato in particolar modo, la condivisione delle notizie, scavalcando ogni mediazione e portando sulla pagina web le notizie direttamente della fonte. Twitter è un piccolo universo, nato a suon di hashtag, che lo rendono un ibrido tra social-network e piattaforma di micro- blogging. La sua struttura cosiddetta “A stella”, dove si esclude l’elemento di reciprocità, che caratterizza invece Facebook con la richiesta di “Amicizia”. Tra Following e Follower esiste una notevole discrepanza, che porta a far venir meno il fattore di “comunicazione” e a far prevalere invece l’“informazione”. Ed è proprio l’hashtag lo spartiacque che ha cambiato la storia. Perchè c’è un prima e un dopo. Prima dell’hashtag e dopo l’hashtag. Prima di Twitter l’hashtag era utilizzato solo dai cultori della matematica e da chi eseguiva comandi rapidi tramite la tastiera del cellulare o usufruiva del servizio di richiesta del credito a determinati operatori telefonici. Gli hashtag sono arrivati nell’estate del 2007 anche se la funzione sarà automatizzata solo nel luglio 2009. Nel 2009 il grande successo di questo social viene confermato dal fatto che per la prima volta Twitter batte i media tradizionali, quando in occasione dell’ammaraggio di un aereo passeggeri sul fiume Hudson a New York la notizia viene condivisa prima su Twitter. Nel novembre del 2008 in occasione della sua elezione il Presidente Obama ringrazia i suoi supporters su Twitter. La mania degli hashtag dilaga e allora anche gli altri social se ne impadroniscono: nel 2011 Instagram e Google +, nel 2013 Vine, Flickr e Facebook si convertono anche loro all’uso degli hashtag. Una moda che non si ferma mentre Twitter continua a crescere e i profili dei personaggi famosi sono sempre più seguiti, ma soprattutto Twitter continua ad essere preferito per fare informazione e lanciare nuove tendenze. L’hashtag, infatti, è sempre di più un fenomeno virale e coinvolgente che smuove i followers di qualsiasi social. Politica, Star System e giornalismo hanno fagocitato Twitter per condurre le loro “Communication Campaigns”. Ma questa mania dell’hashtag potrebbe rivelarsi una terribile spada di Damocle sulla testa del social dei cinguettii. Infatti questo decimo anniversario non è così allegro, in quanto le statistiche degli ultimi mesi non ha visto crescere il numero degli utenti attivi, causando una battuta d’arresto nella storia del social dei record. Quello che resta, comunque vada, è il valore in cui Twitter per primo ha creduto: dare voce all’uomo comune. Per il suo impatto sociale, per le battaglie, per l'ironia acuta dei messaggi è stato un importante baluardo della democrazia online, facendo spiccare il volo anche alla parola della gente di strada, che da rimanere intrappolata dietro lo schermo è diventata parte attiva del turbinante mondo dell’informazione.


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