È disponibile solo da pochi giorni in Italia eppure ha già contagiato tutti. È scoppiata la Pokémon Go mania e c’è chi già pensa ad un utilizzo promozionale del fenomeno. Per chi non lo sapesse Pokémon Go è un’applicazione per Android e Apple che permette di vedere e catturare i celebri protagonisti dell’omonimo videogioco anni ’90 della Nintendo in giro per il mondo grazie ad un sistema di geolocalizzazione (Gps) e di realtà aumentata per smartphone. Tramite la fotocamera è possibile scendere nelle strade della nostra città e catturarli. Nelle piazze, nelle stazioni ferroviarie, nei supermercati e nei posti più improbabili ecco che cellulare alla mano c’è chi cerca Pikachu & Co per catturarli. All’estero e in Italia già si sono registrati fatti di cronaca più o meno assurdi e storie divertenti causate da questa mania che sta prendendo un po’ tutti.

Ma mentre le bufale e le truffe si moltiplicano dall’Italia arriva un segnale positivo. C’è infatti chi ha pensato di cavalcare l’onda della Pokèmon Go mania con l’obiettivo di promuovere la cultura. Ad esempio il Ministero dei beni e delle attività culturali ha lanciato tramite Twitter la caccia anche all’interno dei luoghi d’interessi della Penisola, in primis nel Museo degli Uffizi. Su questa falsariga anche le iniziative di alcune città che stanno organizzando le "passeggiate di caccia di Pokémon", permettendo agli appassionati di scoprire angoli inediti del nostro Paese lanciandosi al contempo alla ricerca sfrenata delle creature virtuali.


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