Una volta avviata la propria strategia di social media marketing potrà sembrarvi che il grosso è già stato fatto. In realtà il bello deve ancora venire, perché come abbiamo detto utilizzare gli strumenti di promozione “sociale” significa farlo in maniera costante. Non si può costruire una bella Fan Page e poi lasciarla lì a vegetare. Bisogna arricchirla di contenuti e di utenti.

Contenuti e non solo

L’aggiunta di amicizie, follower o componenti della cerchia deve essere quotidiana per i profili privati mentre per quanto riguarda le pagine aziendali bisogna rendersi conto che la via più veloce per stringere contatti (che si tramutino in conversioni) è l’arricchimento di contenuti. Creare contenuti vuol dire stabilire un rapporto privilegiato. Gli utenti s’incuriosiscono per quello che scriviamo. Ma non basta. Gli utenti devono poter commentare, soprattutto quando si presenta un prodotto, devono poter replicare e interagire, devono sentirsi “reali” e non solo “virtuali”. Sondaggi, concorsi a premi, fotogallery e tutti gli strumenti alternativi che vi vengono in mente possono permettervi di raggiungere questo obiettivo più facilmente. Anche la stupida azione di fare gli auguri installando l’applicazione “Happy Birthday” può sembrare inutile ma in realtà crea empatia e fortifica la percezione del vostro brand nella mente del cliente.

Content marketing, perché?

Il segreto sta tutto nel branding e nella reputazione di marca. Una reputazione che si identifica attraverso il tono che usate nei vostri post, come anche attraverso gli argomenti che scegliete per popolare di contenuti la vostra pagina. Questi particolari determineranno di che pasta siete fatti e se riuscite a graffiare le corde giuste di chi avete di fronte verrete ampiamente ripagati, magari non subito ma con il tempo sicuramente. Il cuore di tutto sembra dunque essere il content marketing, come lo chiamano gli esperti, che sembra stia diventando anche più importante dell’advertising classico. Le statistiche sono dalla parte delle aziende che lo usano, anche perché sembra che consultare cosa dice o cosa si dice su un social di un brand sia uno tra i fattori primari nelle scelte d’acquisto. E allora a tutto gas con i contenuti: che siano articoli, newsletter, post, blog, tweet, case studies, white papers, ebooks, infografiche. Chi non si adegua resta indietro, chi investe vedrà modellarsi sotto le sue mani, quasi senza farlo apposta, una community che interagisce e reagisce ad ogni minimo cambiamento, che vive e quasi respira a seconda di quello che inserite on-line, condividendo ciò che adorano, ignorando ciò che non è di gradimento e demolendo ciò che disapprovano.


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