Venticinque anni fa a Pisa veniva registrato il primo dominio italiano e nasceva il primo nodo della rete dello stivale. Sembra un vita fa, eppure non è passato tanto tempo. Da allora sono successe, però, tante cose e il suffisso “.it” è arrivato al decimo posto nel mondo e al quinto in Europa nella classifica dei domini più utilizzati.

Le aziende italiane credono nel “.it”. Pare che il 71% delle micro-imprese con un nome a dominio ha scelto il suffisso “.it” per il proprio sito, pur potendo utilizzarne altri.

Il primo collegamento all’allora Arpanet avvenne nell’istituto Cnuce del Cnr a Pisa il 18 aprile 1986. Il primo dominio registrato proprio dall’istituto Cnuce è “cnuce.cnr.it” il 23 dicembre 1987. Vedeva così la luce anche il Registro.it, l’anagrafe dei domini italiani che opera all’interno dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle Ricerche. L’uso del “.it” viene liberalizzato nel 1999 alle aziende e nel 2000 anche alle persone fisiche. Da quando nel 2004 viene eliminato il vincolo di un dominio a persona il numero di “.it” cresce arrivando a toccare quota 1 milione nel 2005 e 2 milioni nel 2010.

In occasione della ricorrenza del Registro.it è stato creato il sito www.registro25.it. e il festeggiamento particolare è andato in scena durante l’Internet Festival di Pisa, la città da dove tutto è partito. Dall’indagine svolta in occasione di questo anniversario risulta che Il 41% delle imprese che possiede un “.it” lo ritiene essenziale e il 26,8% dichiara di averlo scelto come simbolo di italianità e di averne ottenuto dei vantaggi. Il 41,7% sostiene, che abbia aumentato la propria visibilità e ben il 41,2% ha registrato un incremento del proprio business.


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