La moneta del futuro sarà solo virtuale? Può darsi! Sta facendo molto scalpore negli ultimi giorni il Bitcoin, la moneta elettronica concepita nel 2009 da Satoshi Nakamoto, nome oscuro dietro cui non si sa chi possa celarsi, che ha raggiunto un grande valore ed è ascesa alle cronache internazionali. La criptovaluta si basa totalmente su un database, nessuna autorità che ne controlla e manovra le fluttuazioni. Vale anche per fare acquisti su Amazone e Ebay oltre che su altri sistemi che ne accettano il pagamento. Anche i negozianti possono permettere ai propri clienti di pagare in Bitcoin, se sono iscritti al circuito che permette di pagare direttamente con questa moneta. Ma non tutti lo sanno e nei giorni scorsi si è parlato di commercianti ignari alle richieste dei clienti che volevano pagare così. La popolarità di questa moneta dipende anche dal fatto che investire su di essa ultimamente è diventato un vero affare ma la volatilità a cui è stata soggetta negli ultimi giorni ha fatto tirare molti indietro. Per gli economisti la valuta virtuale non reggerà e la mancanza di un controllo centrale la autodistruggerà. I primi di novembre il prezzo del Bitcoin aveva raggiunto il record storico di 6.400 dollari, avendo subito un rialzo del 50% solo nel mese di ottobre. E c’è chi ha investito sui Bitcoin solo per guadagnare, senza andare troppo sul sottile. Basterà a far andare in pensione le monete tradizionali?


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