Il 15 marzo 2013 Windows Live Messenger andrà in pensione. Social Play non poteva non pubblicare, anche se in anticipo, un necrologio del servizio chat più famoso al mondo. Perché Messenger, per tutti MSN, ha segnato una tappa importante nella storia della messaggistica istantanea e anche nella nostra vita di utenti, che si sono affezionati all’uso del pc proprio sfruttando la possibilità di poter chattare in tempo reale con i propri amici. Perché MSN ha segnato uno spartiacque fondamentale che ha trasformato l’uso dell’informatica nata per lo scambio di dati ed oggi diventata veicolo di “conversazioni”.

A poco più di un mese dalla sua chiusura non si può non guardare indietro e osservare il salto in avanti che è stato compiuto nel corso di pochi anni. I dati sono significativi per illustrare l’epopea di questo fenomeno informatico. Se nel 2007 si registra il picco dell’utilizzo mondiale di MSN, nato solo otto anni prima e nel 2009 si raggiungono i 330 milioni di utenti, 1500 milioni di conversazioni al giorno, 9000 milioni di messaggi al giorno, nel 2012 gli utenti sono scesi a 100 milioni, che è il numero attuale di Messenger ID attivi. Una parabola che ha subito una fase discendente paurosa ma giustificata.

La messaggistica istantanea è nata nelle grandi imprese negli anni ’60 per notificare compiti agli utenti. È negli anni ’80 che nasce il primo servizio di chat in linea. La situazione si evolve negli anni ’90 quando arriva “Mtalk”, la prima applicazione VoIP (“Voice over IP”, tecnologia che consente di effettuare una conversazione vocale tramite protocollo Internet) che permette di effettuare chiamate telefoniche. La prima chat gratuita esordisce nel 1996 e si chiama ICQ (“I seek you”). È il 22 luglio 1999 quando Microsoft lancia MSN Messenger Service che nel 2005 diventerà Windows Live Messenger. Nel frattempo un gruppo di programmatori svedesi nel 2003 inventa Skype. È qui che le storie si intrecciano, perché mentre MSN colava a picco negli ultimi anni Skype, invece, acquisiva sempre più punti. E così Microsoft ha fiutato l’affare e comprato nel maggio 2011 Skype per 8,5 miliardi di dollari. Skype, infatti, è più moderno e completo, offre un servizio migliore di MSN che negli anni ha inserito anche le videochiamate oltre a una serie di opzioni personalizzate e la messaggistica offline, senza però raggiungere i risultati della concorrenza scandinava. Skype a differenza di MSN può essere utilizzato sui dispositivi basati su Windows 8 e Windows Phone 8, è supportato su tutte le piattaforme mobili (da iOS a Android), permette di acquistare credito per effettuare chiamate e videochiamate anche di gruppo sottoscrivendo un abbonamento. Insomma Skype è la versione più evoluta di MSN, che infatti utilizzano ormai in pochi. Per questi pochi Microsoft, prima di autodistruggersi e scomparire per sempre dai pc, ha deciso di dare la possibilità di sfruttare il Messenger ID per accedere a Skype e trasferirvi i contatti Messenger, Hotmail e Outlook.com, integrando la rubrica della mail con quella di Skype in maniera automatica. Con questa operazione il 15 marzo Skype dovrebbe totalizzare 280 milioni di utenti, diventando la superpotenza del VoIP con buona pace di Google che nel 2005 ci ha provato lanciando “Google Talk”, il servizio VoIP integrato con Gmail.

Se la chat MSN ufficialmente chiude i battenti, i principi che l’hanno ispirata non moriranno con lei. Perché quando nel 2008 Facebook lanciò la sua chat integrata, vera causa della morte di MSN, è subito sembrato chiaro a cosa s’ispirasse. La chat del social network più famoso al mondo somiglia molto a quella di MSN, fa un largo utilizzo di emoticon che hanno conosciuto il loro boom proprio grazie a MNS, utilizza un segnale vocale e visivo per avvisare della ricezione di un messaggio e nessuno di quelli che l’ha usato potrà mai dimenticare il classico suono di MSN che ti avvisava quando qualcuno ti scriveva. Per non parlare poi del fatto che è grazie a MSN se abbiamo iniziato a condividere file, che siano foto o link, proprio come adesso si fa sui social, è qui che sono nate le “conversazioni” che hanno trasformato i mercati e la loro essenza. MSN più che una piattaforma di instant messaging ha significato uno stile di vita, ha segnato una svolta, un’innovazione che è nell’ordine naturale delle cose che sia superata ormai (nell’ottica dello strapotere della tecnologia mobile da altri servizi di messaggistica gratuita, come “WathsApp” ad esempio, che è stato calcolato trasferisce 10 miliardi di messaggi al giorno), ma senza la quale non ci sarebbe stata la svolta, quella che ci ha fatto abbassare la cornetta del telefono per privilegiare la tastiera, condividendo ogni singolo momento anche se solo con un carattere.

E nel futuro dove si arriverà? Sono già in commercio in America e nel 2013 Microsoft ne ha annunciato la distribuzione nelle principali catene elettroniche del Regno Unito le schede prepagate, nel taglio di 10 e 20 sterline, per effettuare telefonate tramite Skype, la sua nuova piattaforma VoIP. Secondo il gigante di Redmond, il futuro è fatto di ultrabook, tablet e smartphone che comunicheranno tra loro facendo a meno delle classiche reti telefoniche, grazie ad applicativi come Skype. Il telefonino sarà il futuro telefono a gettoni?


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